Come si comporta l’Aglianico in cucina? Messo in pentola, colora gli ingredienti avvolgendoli in un manto denso dalle tinte autunnali. Li accende e li scalda. Si è proposta molta carne, indubbiamente, alla Fabbrica dei Sapori nella serata conclusiva di giovedì di Aglianico e Aglianico sotto l’occhio attento della diretta di Telecolore con il giornalista Luciano Pignataro e i vari ospiti che si sono alternati. Ma c’è stato anche chi come Rinaldo Merola in omaggio alla tradizione cilentana che proprio di mare non è, ha osato l’utilizzo di un polpo. Predisposti gli ingredienti sul tavolo, a turno, si sono alternati ai fornelli Rinaldo Merola del Ristorante Angiolina di Pisciotta (SA), Francesco Rizzutidell’Antica Osteria Marconi di Potenza, Paolo Barrale del Ristorante Marennà di Sorbo Serpico (AV) e Angelo d’Amico del Ristorante Barry del Cristina Park Hotel di Montesarchio (BN).
Loro, rispettivamente, il “Polpo brasato con fagioli bianchi di Controne, gli “Strascinati con agnello, Canestrato di Moliterno e spuma di sedano”, la “Guancia di manzo brasato all’Aglianico su purea di zucca e liquirizia” e la “Guanciola di Vitellone con tortello di fegato e cipolle” (nelle immagini). I dettagli del gran finale con gli Aglianici cilentani, sanniti, lucani e avellinesi sul sito di Luciano Pignataro (vai) per il quale ho raccolto qualche impressione.