Monicotterate – Babà napoletano: due assaggi con i fiocchi

Ci vuol poco a raccogliere intorno al tavolo una compagnia quando l’invito suona come “assaggiamo un paio di babà?”.  Si fa prestissimo. Io aderisco al volo, molto informalmente.

E’ andata così con l’incontro informale cui ho partecipato alla pizzeria Cantina del Gallo, solido riferimento della buona pizza alla Sanità inserito nella mia Guida alle Migliori pizzerie di Napoli e della Campania e nella App sviluppata con lucianopignataro.it. Metti 2 kg dell’ottimo babà della pasticceria Tizzano del Corso Meridionale (Napoli) e altri 2 kg opera di una abile pasticcera fai da te nota al secolo come la Babbaiola, alcuni fiduciari (Mandarano, De Lucia, Contursi e Baratta) e soci Slow Food, e il gioco è fatto. Dopo i saporiti e variati Pizzicotti misti di Rosario, alcuni spicchi di pizza – tra i quali l’ottima Cafona – ecco il momento tanto atteso. Quando Marco Contursi  scartoccia i due babà che Mario Stingone ha fatto confluire per l’occasione natalizia la tensione è palpabile. Si accendono le macchine fotografiche. Il babà della Babbaiola è un vero monumento: bellissimo e sodo sotto il coltello. Quello di Tizzano altrettanto bello circondato dai piccoli babà. Una vera Ferrari del babà a Napoli.

Davvero ardua la competizione. 

Ma vince – questa volta – la Babbaiola per la leggerezza, la compattezza e il gusto, a un passo dalla perfezione solo a meno di una bagna che poteva essere un filo meno dolce.

Resta un indirizzo segretissimo che rimane appannaggio di pochi fortunati.

Si scioglie in fretta l’allegra comitiva con la promessa di nuovo incontro dolce. Io porto a casa un bel libretto edizioni Slow Food “L’Italia dei dolci”. Molto utile e gradito per la mia biblioteca tematica. 

ps: Grazie, Mario Stingone per l’idea simpatica. La prossima candido anche io un dolce!