Falerno del Massico bianco Doc Caracci 2007
Come sottolinea il nome, questa etichetta è un cru, uno dei due cru di Villa Matilde nati nel 1981 nel 1989, in quanto proviene da quel fazzoletto di vigna coltivata a guyot che, nel mezzo del saliscendi di filari della Tenuta San Castrese potrete distinguere per il colore rossiccio della terra. Gli Avallone, che vendemmiano per circa il 50% a macchina, questo vigneto lo trattano a mano.
Il vino è paglierino carico e consistente. Al naso ha un profilo netto, tagliente per via di una mineralità marcata e morbido per la ricchezza della frutta a polpa gialla e fresca. E’ tendenzialmente sui toni esotici, ma con una prontezza che fa pensare al mango e all’ananas non troppo matura. In bocca il lieve passaggio in legno (una parte del vino fermenta per 20 giorni in barriques di Allier di media tostatura e poi matura ancora cinque mesi in legno piccolo) ha donato quel tanto di eleganza che merita un cru. Il vino ha una costanza espressiva incredibile: dal primo all’ultimo sorso è appagante, fresco e giustamente sapido. Con il suo equilibrio, finisce lungo e con una chiusura asciutta e un lieve un ricordo sapido e di pera croccante.
Racconto tutto questo e i dettagli su questa storica azienda sul sito di Luciano Pignataro (vai)
Foto: Monica Piscitelli
www.campaniachevai.blogspot.com
Monicotterate – Fattoria Villa Matilde: azienda storica della Campania e il suo Caracci 2007
La storia di Villa Matilde è legata a doppio filo a quella del Falerno. Negli anni Cinquanta l’avvocato Francesco Paolo Avallone si appassionò alla storia del leggendario vino decantato dai poeti e storici di Roma antica – Catullo, Orazio, Virgilio, Plinio, Marziale, e nel 1960, decise di acquistare la fattoria di Cellole (Caserta) dove oggi sorge Villa Matilde. Dal 1987Salvatore e Maria Ida, affiancati in vigna dall’agronomo Pierpaolo Sirch e in cantina dall’enologo Riccardo Cotarella, hanno assunto il timone di quella che è una delle realtà vitivinicole storiche della Campania. Negli anni Novanta, dallo storico cuore aziendale nel casertano, l’azienda si è estesa verso Irpinia e Sannio dove sono nate la Tenuta D’Altavilla e la Tenuta Rocca dei Leoni, rispettivamente di 30 e 25 ettari. Nei vigneti di Parco Nuovo e San Castrese, nell’agro di Cellole e Sessa Aurunca, danno vita ai Falerno bianco e rosso base, alla Falanghina, al Cecubo, all’Eleusi e ai cru Caracci e Camarato.