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Ha appena smesso di piovere copiosamente quando si arriva a Caserta Vecchia per festeggiare la Chiocciola de Gli Schacchi arriva. Gino Della Valle e Marilena Giuliano sono raggianti per il conseguimento di un riconoscimento che premia il loro impegno per difendere una cucina che attinge alla tradizione e ai prodotti del territorio così come piace a Slow Food. A cena il presidente di Slow Food Campania Gaetano Pascale, il fiduciario della Condotta di Caserta Francesco Marconi, Vito Trotta, Sabatino Santacroce, Antonio Puzzi e tanti amici che negli anni hanno seguito l’evoluzione del locale. A fine cena la consegna dellas Chiocciola. E’ il varo silenzioso di un progetto culturale ambizioso che punta a restituire credibilità e dignità alla cucina di un paesello che tra gli anni Settanta e Ottanta ha rappresentato una meta per buongustai ma che è ridotto a poco più che un mangificio. Oggi i circa 14 esercizi di questo borgo medievale – alcuni dei quali dotati di centinaia e centinaia di coperti – sono una meta popolarissima tra gli escursionisti delle feste comandate e dei week end. Chiassose comitive provenienti dalla periferia napoletana lasciano disordinatamente le proprie auto pagando un euro per l’intera giornata e si tuffano su pantagruelici menù di basso costo nei quali la qualità conta ben poco. Il tutto lasciando sullo sfondo i paesaggi e le bellezze architettoniche dei quali il borgo è ricco. La Chiocciola ai Della Valle ha il sapore della rivincita, un cammino da intraprendere insieme, tra i ristoratori più orgogliosi e attaccati alle proprie radici, affinchè Caserta Vecchia ritorni all’antico splendore o, ancor meglio, faccia un definitivo passo in avanti nel segno della qualità in cucina.