Il salernitano è un incredibile forziere di tesori: La città, la Costiera Amalfitana, il Vallo di Diano, la Piana del Sele e il Cilento. E’ oggetto delle mie fughe nei week end e del mio studio come bacino enogastronomico antico, rinnovato dall’iniziativa di tanti giovani. Racconto sul sito di Luciano Pignataro (qui) di Giù al Mulino a Pontecagnano Faiano, Locanda Contemporanea di Charme di Giuliana Moscati. La famiglia Moscati, la stessa del noto medico Santo, nei secoli scorsi, in questa area ha acquistato diverse proprietà. In un mulino azionato da una piccola cascata, con il lavoro dei coloni, hanno molito tonnellate di grano, dalla fine del Settecento fino a tutti gli anni Cinquanta del secolo scorso. Poi le macine si sono fermate. Oggi Giuliana, giovane sommelier e padrona di casa consumata, accoglie qua i suoi ospiti. In cucina c’è Clemente Gaeta che lavora con autorevolezza e precisione piatti di ispirazione territoriale, di terra e di mare. Le immagini danno l’idea del posto e della bontà dei piatti proposti a prezzi veramente ragionevoli. Si cena con circa 30 euro, vino escluso.
Monicotterate – Giu al Mulino: una giovane campana che va torna a far girare le macine di Casa Moscati
Foto (Monica Piscitelli): Tocchetti di baccalà su passatina di fagioli con sfoglie Cipolla rossa di Tropea