La chiamano il salotto buono di Napoli, Chiaia. E, in effetti, con l’area pedonale a regime da un paio di anni, e le mille boutique delle grandi e piccole firme della moda, la passeggiata che, da Piazza Trieste e Trento, conduce a Piazza Amedeo è tra le più piacevoli della città. Piazza dei Martiri è il salotto buono del salotto buono di Napoli, insomma. E non dorme mai.
Qui, per chi è a spasso e per chi lavora, La Caffettiera della famiglia Campajola è un riferimento sicuro da decenni. Il cuore pulsante ne è La Caffetteria, bar, pasticceria e ristorante dotato di circa 100 posti a sedere interni e circa il doppio sulla terrazza esterna in piazza.
A pranzo, un menù competitivo nel prezzo, vede un’incredibile scelta di antipastini (7-8 euro), tra i quali una selezione di carni stagionate come un Culatello Riserva delle Colline parmesi o un Carpaccio di tonno affumicato con agrumi. Tra i primi (7-8 euro) dalle Pennette allo Scarpariello ai Paccheri alla ricotta su specchio al ragù, mentre, tra i secondi (dagli 8 ai 22 euro), dalla Provola e speck piastrati su foglia di limone al Filetto Royal Blood Usa con insalatina tenera al sale iraniano Blu di Persia.
Parallelamente il Gruppo, intensifica l’attività presso gli altri spazi acquisiti di recente: “Il Chiostrino” e la “Briefing Room” di via Filangieri, luogo destinato allo sviluppo di idee, al lavoro e aperto “chi ha qualcosa da dire”.
Racconto nel dettaglio la mia visita sul sito di Luciano Pignataro (qui).
Foto (Monica Piscitelli): l’interno de La Caffettiera e la briefing room