Una tre giorni di lavori dedicata ai vini di Campania, Basilicata e Calabria. 900 le etichette degustate alla cieca per le selezioni dei Vini Buoni d’Italia del TCI sotto la regia di Luciano Pignataro, con il gruppo di esperti riunito al Savoy Beach Hotel a Paestum grazie al servizio degli amirini di Paestum coordinati dal presidente Diodato Buonora e con il supporto di Novella Talamo.
Circa sette le commissioni composte da giornalisti, sommelier e associati Amira che hanno lavorato da martedì a giovedì.
Un lavoro scrupoloso alla ricerca delle migliori espressioni di questo importante pezzo dell’enologia del Sud, condotto in un clima, come sempre, piacevole, come testimonia la foto di gruppo (da sinistra: Diodato Buonora, Laura Gambacorta, Giulia Cannada Bartoli, Nadia Bortone, Maria Sarnataro. In piedi, da sinistra: Roberto Adduono, Mino Perrotta, Nevio Toti, Lina Mazzaro, Pasquale Carlo, Mario Sanza, Maurizio Calabrese, Maurizio Paolillo, Luciano Pignataro, Michela Guadagno, Carmela Valitutti, Monica Piscitelli, Vittorio Guerrazzi, Ugo Baldassarre e Gaspare Pellecchia) scattata a Le Trabe, la splendida struttura dei fratelli Chiacchiaro ad un passo dai Templi di Paestum, alla sorgente di Copodifiume.
Prati verdi, una cascatella e il profumo della campagna caratterizzano questo locale che, dati gli spazi a disposizione e la suggestione dei luoghi, è naturalmente vocata alla banchettistica.
Il gruppo è stato accolto durante la pausa per il lunch a una guizzante fritturina di calamaretti, una fresca parmigiana di melanzane, alici ripiene di ricotta di bufala e altri stuzzicanti aperitivi all’aria aperta. Ai fornelli lo chef Franco Rubino. Poi, dopo gli sfiziosi gnocchi ai frutti di mare, il rientro in hotel per la sessione pomeridiana.