Non capita tutti i giorni di poter annunciare l’uscita di un proprio libro. Dopo la App per Iphone e Ipad realizzata per il blog di Luciano Pignataro, è in libreria il libro. Non avrei potuto immaginare quanto mi avrebbe preso l’emozione di vedere un intero lavoro – concepito e scritto da me- rilegato su un tavolo. E’ tanta. La carta ha ancora per me un fascino diverso sebbene io sia una patita della scrittura virtuale, da brava blogger.
Devo questo risultato alla caparbia volontà di Luciano Pignataro, collega e amico con il quale ho diviso molto lavoro e molte degustazioni a partire dal 2004, quando lo ho conosciuto a Taurasi. Devo dirlo: Luciano ha voluto che i tanti articoli che avevo scritto per il suo blog, e per il mio, divenissero qualcosa di più. Risultato: 200 e oltre pagine, più di 60 pizzerie e non sono quante pizze degustate. Tante. E ormai si vede anche, a darmi un’occhiata!
Ma sono felice che L’Ippogrifo, il mio editore, con l’avvocato Ciociano, abbia creduto in tutto questo. Cosi’ come gli sponsor che mi accompagnano.
Il libro è un tascabile, davvero compatto. Colorato e con tanti dettagli. La grafica è di Startmedia, cari professionisti e cari amici, che curano la mia immagine. Anche a loro devo un grazie: so di poter contare su grande creatività e puntualità quando lavoro con Aurelio Speranza.
Ho incontrato tante persone in questo viaggio iniziato a settembre del 2010. Mi son fatta raccontare nei dettagli dai grandi artigiani della pizza della Campania le loro storie. Ho voluto figurassero i nomi delle donna alla cassa, del fornaio che ha lavorato 30 anni, dei nonni e dei bisnonni. Ho scoperto tanti nomi dimenticati che mai avrebbero pensato di venir scritti dalla penna di un giornalista. Su molti di essi, tanto noti un tempo, si era posata la parola fine senza che nessun collega avesse dedicato loro una riga.
Non c’è nulla peggio che lavorare una vita senza raccogliere una soddisfazione. Un pò di gloria. E’ quanto ho provato a regalare a questi artigiani. Sperando un giorno qualcuno lo faccia per me.
Non potrò mai dimenticare la telefonata di uno dei più grandi pizzaioli del mondo, napoletano, dopo un mio articolo. Mi disse: “Grazie Monica, quando ho letto quello che hai scritto ho pianto. Mi sono sempre vergognato del mio lavoro. Fare il pizzaiolo è essere sempre in fondo, per questo punto alla qualità, per dimostrare che la pizza può anche essere qualcosa di eccellente”. Ho pianto anche io quel giorno con lui a pensare come si possa essere già così grandi eppure sentirsi tanto piccoli. A questo pizzaiolo, che certo si riconoscerà in queste parole, va il mio grazie, perchè la sua pizza, come quella dei tanti che ho degustata, è l’orgoglio di Napoli. E abbiamo bisogno di essere orgogliosi. Campania che vai il mio blog nasce da questo grido: “diciamo quello che va, che funziona!”
Il mio augurio ai pizzaioli e alle Associazioni come Verace Pizza Napoletana e Pizzaioli Napoletani, che riuniscono praticamente tutti i pizzaioli esistenti in Campania, è di portare ancora più alto il nome della grande tradizione della pizza napoletana sfatando i luoghi comuni che si attribuiscono a questa categoria. Spero in questo, con il mio lavoro di questi mesi e anche con i Pizzalab, di aver dato il mio contributo. Se non altro, era questo che volevo realizzare.
Ecco perchè, anche se sono sempre sportiva e comprensiva, non posso tollerare che qualcuno si impossessi anche solo parzialmentedi mie scritti e immagini originali messi insieme con gran sacrificio. Ma questa è un’altra storia. Torniamo a noi.
Diversamente da quanto si pensi non mi ha mai abbandonato il vino, quello che da quasi 10 anni è il mio strano (per molti) lavoro. Per il vino campano ho trovato lo spazio di abbinamento concessomi dei Pizzalab che ho organizzato con il Lucianopignatarowineblog. Ho scoperto tanti accostamenti nuovi.
fotoPigna |
Durante la scrittura di questo libro che ho dedicato a mio padre, che mi è stato accanto dal cielo, ho imparato molte cose. Della pizza, dei forni e della vita. E’ una bella umanità quella che ho trovato. A volte resa schiva e diffidente dall’oblio. No: i pizzaioli campani e napoletani non sono tutti colti o bravi a raccontarsi, ma quando gli dai acqua, farina, lievito e sale creano, con naturalezza, la pietanza più amata al mondo: la pizza. E parlano tramite il proprio lavoro in molti modi.
Nella Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania (L’Ippogrifo, 10 euro) troverete: la PREFAZIONE di Luciano Pignataro, il GLOSSARIO del Pezzajuolo scritto con Raffaele Bracale, il mio VADEMECUM per degustare e riconoscere una eccellente pizza e la storia di tre grandi famiglie di ARTIGIANI DEL FORNO. Inoltre: le recensioni, le classifiche, le valutazioni di oltre 60 locali e, infine, i consigli per una visita turistica.
Tutto questo sperando che vi piaccia. Fatemi avere le vostre impressioni anche via mail. m.piscitelli@yahoo.com. Ciao! Monica Piscitelli
Gli sponsor sono: Le Strade della Mozzarella, Molino Quaglia, La Strada del Vino del Vesuvio e l’olio di Villa Dora
Monica Piscitelli
Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania
204 pagine, 10 euro
La guida si trova in tutte le librerie Feltrinelli della Campania, a Napoli da Pisanti, Neapolis, Dante & Decartes, Loffredo.
Per averla a casa basta richiederla a info@edizionidellippogrifo.it.