Si conclusa Le Notti del Rosato e delle Bollicine, la più grande manifestazione mai realizzata sul rosato e sulle bollicine al Sud e una delle più seguite in assoluto nel 2010. Ermerge la conferma del crescente interesse verso queste tipologie di vino, poco apprezzate dal mercato, che si prestano invece a numerose e originali interpretazioni dei vitigni di riferimento di ciascun territorio.Almeno 5.000 visitatori hanno affollato già dalle 20:00 e fino a notte inoltrata i banchi di assaggio di 46 aziende produttrici dei migliori rosati e spumanti del Regno delle Due Sicilie e della Lombardia. Migliaia di degustazioni di pizze, di piatti preparati con olio extra vergine di oliva DOP e serviti con insalate miste del territorio, di prodotti di eccellenza del Sud e di latticini d’autore e salumi selezionati da Vannalat tra cui formaggi freschi, affumicati e stagionati, mozzarella di bufala, caciocchiato, provola affumicata e fiordilatte della Penisola Sorrentina. Si sono chiuse anche le degustazioni guidate. Giovanni Ascione ha accompagnato il pubblico alla scoperta di quattro rosati francesi, finendo con uno Champagne della nota Maison Bollimger (la sera prima era stato il turno di Gosset), mentre Francesco Muci ed io, entrambi gruppo Slow Wine, abbiamo chiuso con soddisfazione la degustazione destinata ai soli produttori che hanno risposto con entusiasmo alla provocazione di giocare con i loro prodotti e con quelli dei colleghi, confrontandosi con entusiasmo su vitigni, terroir e etichette. Nella seconda serata i rosati fermi di Tenuta del Cavalier Pepe, Reale, Castello Monaci, Santi Dimitri, Martino e Torre dei Beati.
Foto: Giulia Cannada Bartoli