Le Strade del Vino della Campania. Il punto
Il quadro normativo nazionale riguardante le Strade del vino è dato dalla Legge 27 luglio 1999 e dal successivo DM 12 luglio 2000. La Campania ha regolamentato il settore con il DGR n. 3504/01 e successive modifiche ed integrazioni. Nel 2003, a Città della Scienza, si è svolta la loro presentazione ufficiale.
L’iniziativa ha visto la nascita di 9 Strade del vino e dei prodotti tipici, cui, al tempo, aderivano 126 aziende vitivinicole e cantine, 65 aziende agrituristiche, 78 aziende produttrici di prodotti tipici, 80 ristoranti tipici, 34 strutture turistico-ricettive, 17 enoteche.
L’obiettivo delle Strade del Vino è la creazione e promozione di un’offerta congiunta e coordinata di risorse territoriali che, oltre alle produzioni enologiche, abbracci, produzioni tipiche, bellezze artistiche e paesaggistiche, gastronomia, artigianato, storia, tradizioni e cultura di aree caratterizzate del territorio regionale attraverso una rete, il più coesa possibile, di attori pubblici e privati.
Quella delle Strade, è stato un avvio lento. Il loro riconoscimento ha rappresentato solo il primo step. Quello più delicato, che ha richiesto diversi anni, è stato quello del passaggio dai Comitati promotori ai Comitati di gestione, con il loro Statuto e le loro precise regole di funzionamento.
Tutte le Strade campane, superata la fase iniziale, dal 2005, sono passate allo step 2: la gestione.
Tutte hanno definito: gli standard minimi di qualità per l’accesso alla Strada stessa, le attività di controllo, i parametri per la determinazione delle quote associative, i vini e dei prodotti della Strada.
Le note dolenti non hanno tardato a venire su vari aspetti, in particolare, si registra, nella applicazione del sistema di immagine coordinata che di fatto rende percorsi, persone e cose identificabili e raggiungibili dagli utenti.
Il disegno normativo delle Strade del vino prevede infatti:
1. un logo distintivo e un’immagine coordinata
2. una capillare cartellonistica stradale
3. mappe di territorio e mappe di percorso che consentono agli enoturisti di viaggiare lungo le strade aiutati dalla cartellonistica
4. offerta di accoglienza
5. personale adeguatamente preparato
6. disponibilità di materiale informativo
7. rispetto di orari dichiarati.
Mentre rispetto al punto 1 tutte le Strade hanno provveduto. Per gli altri punti si registrano diversi livelli di applicazione. Ci sono Strade più avanti e Strade che non sono riuscite a superare difficoltà anche iniziali.
L’incontro: “Quale Strada per le Strade del Vino in Campania? Problemi e soluzioni Forum: la situazione delle strade, come può intervenire l’ente pubblico e cosa deve fare l’imprenditore privato”, svoltosi alla sala Tirreno nell’ambito della Borsa Mediterranea del Turismo, lo scorso 26 marzo, ha rappresentato un’occasione unica di confronto che ha visto la gradita partecipazione di rappresentanti della amministrazione regionale nella persona di Giuseppe Allocca coordinatore dell’Assessorato all’Agricoltura e di Francesco del Vecchio, dirigente dello Stapacepica di Napoli. Sul sito di Luciano Pignataro (vai) o dati alcuni miei appunti e dati aggiornati oltre a una sintesi degli interventi.