Tre ragazzi, tre sommelier e tre storie. Tre “campani che vanno”. All’ultimo concorso hanno difeso i colori della regione. Ha vinto meritatamente Luca Martini, diranno in questa sorta di intervista incrociata nella quale si confessano e scherzano Angelo di Costanzo, Roberto Adduono e Salvatore Correale. Sono trascorse alcune settimane dalla conclusione della gara per il Miglior Sommelier d’Italia, ma vale la pena comunque leggere della loro esperienza e delle loro impressioni. Uno stimolo in più per chi pensa un giorno di cimentarsi in una gara del genere, gomito a gomito con un collega della propria regione o con un “rivale” di un’altra regione (vai al post su Concorso svoltosi in Basilicata a inizi ottobre).
1 – Apprezzo del mio collega (il nome):
Su Angelo
(Roberto): Un grande uomo e un grande professionista. Con il senso della critica che lo contraddistingue, riesce a cogliere le sfaccettature, sia positive che negative, di tutti e di tutto (vini compresi). E’ sicuramente il nostro portabandiera nel mondo dei concorsi in Campania. Vai, Angelo, il prossimo tocca a te!
(Salvatore): Mi piace Angelo quando ci trasmette la sua voglia e conoscenza
Su Roberto
(Angelo): Abbiamo tanto in comune e riusciamo quasi sempre a confrontarci vedendo le cose dalla stessa angolazione. E’ umiltà e lavoro fatto persona.
(Salvatore): Apprezzo di Roberto quel suo tipico senso inglese dello humour.
Su Salvatore
(Angelo): E’ un tipo un po’ più assorto, ma chiacchierare con lui è sempre utile. Mi fa piacere abbia preso molto sul serio la faccenda dei concorsi. Tanto da fare parecchi chilometri per confrontarsi.
(Roberto): E’ stato colui che, infine, mi ha superato all’ultimo concorso regionale. Ciò non pregiudica affatto i nostri rapporti, anzi. Sono contento che stia trovando i tempi dei concorsi, in tutti i sensi (i suoi ritardi sono rimasti nella storia!). Sono veramente contento di avere lui ed Angelo come compagni di viaggio in questa fantastica avventura.
2 – La performance della Campania alla gara è stata:
(Angelo): Si è impegnata. Avremmo potuto dare di più. Siamo onestamente ancora lontani dagli standard dettati dalle altre scuole, Toscana in primis. La voglia non manca. Dobbiamo crescere nel metodo.
(Roberto): Penso siamo la regione più rappresentativa, insieme a Toscana e Trentino, in questi contesti. Ricordo che nel 2007 eravamo in 4.
Siamo sicuramente sulla buona strada anche se potremmo fare di più. Sto cercando di coinvolgere altri amici per formare un vero Gruppo Concorsi Campania.
(Salvatore): La performance della Campania alla gara credo sia stata molto positiva anche se dobbiamo ancora migliorarci a livello teorico.
3- Il vincitore è stato …
(Angelo): Bravo. Il più costante. Lo ha pienamente meritato.
(Roberto): Impressionante: sicuro, lucido e autorevole, dalla degustazione alla correzione della carta dei vini, passando per i 5 vini austriaci. Nessuna sbavatura in nessuna prova. La vittoria è stata tutta meritata. I miei complimenti anche ad Andrea Balleri, per la sua simpatia, e a Davide.
(Salvatore): Luca Martini, il vincitore, è davvero un ragazzo molto preparato.
4 – Il mio rito o portafortuna al Concorso:
(Angelo): Non ne ho uno. Ho mia moglie Lilly che mi segue da una vita e mi è sempre vicina in gara. Oggi più che mai vive in lei il sogno di tutta una vita: nostra figlia!
(Roberto): Non ho nessun rito portafortuna. La fortuna te la crei. Se studi bene, sei fortunato perche conosci il 99% delle risposte, se non studi invece…non ci sono alibi. E poi c’è Margherita, mia moglie. Conoscete la mamma che sgrida il figlio quando non fa i compiti? Ecco: quella è lei. Mi da la carica per fare sempre meglio. Grazie amore mio.
(Salvatore): Il mio portafortuna al concorso è un oggetto che porto sempre con me. Ma non lo rivelo: è segreto.
5 – Ripensandoci, avrei …
(Angelo): Non ho trascurato nulla. Ho studiato molto, ma il tempo che ho avuto a disposizione, tra i vari impegni, è stato quello che è stato. Avrei potuto fare di piu’ ai concorsi minori, i master, ma avevo puntato su quello dell’Aglianico dove dove comunque ho ottenuto un ottimo risultato: secondo. Non posso, nell’insieme, recriminare.
(Roberto): Non ho rimpianti. Ho fatto tutto ciò che potevo per conciliare lavoro, studio e famiglia.
(Salvatore): Ripensandoci avrei potuto ripetere meglio qualche zona della Francia sulle quali vertevano alcune domande.
6 – In queste gare, mi ripeto sempre:
(Angelo): Di pensare solo a impegnarmi a prepararmi. La concentrazione è fondamentale.
(Roberto): E’ bello essere arrivati fino a qua. E’ già un grande successo essere con questi professionisti. Suona banale ma lo ripeto sempre: “l’importante è partecipare.”
(Salvatore): In queste gare mi ripeto sempre tutto, soprattutto le operazioni di decantazione e degustazioni che sono fondamentali.
7 – Il mio ricordo della Basilicata e di questo 43° Congresso è legato a:
(Angelo): Ne ho scritto sul sito dell’amico Luciano Pignataro. In sintesi: non la scopro certo oggi. Non è mica finita qui.
(Roberto): Dal punto di vista vitivinicolo, la grande affermazione che sta avendo l’Aglianico del Vulture. Certamente non lo scopro io. Relativamente al Congresso: la grande amicizia che ha legato tutti i partecipanti al Trofeo Berlucchi.
(Salvatore): Il ricordo della Basilicata è legato a un bel clima, amichevole e scherzoso, condiviso con i miei amici Angelo e Roberto. E’ stata una bella occasione per incontrarsi e confrontarsi, insieme a tutti i sommeliers d’Italia.