Si è concluso lo scorso 27 novembre “Rosso rosso rosso…Piedirosso!”, la prima kermesse tutta dedicata a uno dei vitigni più diffusi in Campania realizzata dalla “La Fabbrica dei Sapori” in collaborazione con il Luciano Pignataro Wineblog. Una sorella di Coda di volpe Winefestival (vai al post) e della grande notte del Rosato (vai al post) e di altre iniziative nate per approcciare ai grandi vini e vitigni campani in maniera sistematica, proponendo degustazioni mirate, relatori specializzati e incontri dedicati con gli chef. Sono stati circa 1500 visitatori e 650 bottiglie degustate. Grande interesse hanno riscosso i piatti di Gennaro Esposito e Antonio Tubelli. Quattro le orizzontali proposte: il Piedirosso dei produttori ischitani Casa D’Ambra e Pietratorcia tenuta da Ciro Cenatiempo; il Piedirosso dei produttori dei Campi Flegrei Agnanum, Cantine degli Astroni, Collina degli Spadari, Contrada Salandra, Grotta del Sole e La Sibilla, tenuta da Tommaso Luongo, fiduciario AIS di Napoli e Angelo Di Costanzo, primo sommelier della Campania; il Piedirosso dei produttori del Vesuvio Cantine Podere del Tirone, I Nobili del Vesuvio, Michele Romano, Terre di Sylva Mala e Vigna Pironti tenuta dal giornalista Ugo Baldassarre e dalla sommelier Marina Alaimo; il Piedirosso dei produttori del Sannio Fattoria La Rivolta, Fontanavecchia, Mustilli e Ocone tenuta dal giornalista Pasquale Carlo e da Nicola Matarazzo, esperto in comunicazione enogastronomica. Sono stata a Battipaglia il giorno dell’inaugurazione, giusto in tempo per partecipare alla prima delle orizzontali (ho molto gradito il “Mario D’Ambra” di D’Ambra Vini che è 50% Guarnaccia e 50% Per ‘ ‘e Palummo per la sua complessità e per dei sentori lievemente animali; il Piedirosso in purezza di Contrada Salandra per il suo colore, la sua trasparenza alla vista e per una gentile nota di rosa canina e, infine, il Piedirosso di Grotte del Sole per il suo equilibrio e tipicità)e per degustare la minestra di pasta mista di Gragnano con crostacei e pesci di scoglio del due volte stellato Gennaro Esposito, il tris di bruschette di mare Luigi Di Lauro del Ristorante Il Mediterraneo di Pollica e la pizza al pomodoro San Marzano DOP con l’olio extravergine DOP Colline Salernitane Cosimo Mogavero della Pizzeria Ciripizza autore della “Pizza Antirughe” che piace a Benedetto XVI, racconta la Stampa (vai). Tutte preparazioni eccezionali. Gennaro Esposito ha, dunque riproposto un suo cavallo di battaglia, un piatto che ho visto preparare nella sua cucina nella mia breve permanenza alla Torre del Saracino a giugno (vai al post precedente). Saltellanti crostacei e guizzanti pesciolini e poi la pasta di Gragnano, che Gennaro sceglie pezzo per pezzo tra vari formati, tuffandoli nella zuppa, mano a mano, secondo il tempo di cottura di ognuno. Una cottura lampo per conservare tutta la freschezza e croccantezza degli ingredienti, un paio di cucchiai delle sue magiche basi che danno quel quid irripetibile ed un non so che di patinato al gusto, e il gioco è fatto. Con Luciano Pignataro, cervello della rassegna, ed Angelo Di Costanzo, di fronte alle telecamere della diretta di Telecolore in onda anche sul canale satellitare 849 di SKY, ho ritrovato il sapore del mare di Seiano (che mi ricorda anche un altro dei piatti di Esposito che mi è rimasto in mente, i “Ravioli di pesce spada, pomodorini secchi e origano fresco”, piatto di incredibile eleganza e sapore, insieme, il cui segreto è il taglio del pesce e la sua cottura “soft” – guarda la ricetta sul sito dello chef). Con un trancio della pizza di Mogavero e i profumi di agrumi e le verdure croccanti delle bruschette di mare di Di Laur, si è conclusa per me un’altra bella serata nel segno del vino e della cucina d’autore. Ma anche degli amici (“il girone” dei golosi) che ritrovo sempre con piacere in queste occasioni e senza i quali la metà del gusto andrebbe persa.
Foto: (da sinistra) Maurizio Somma, Gennaro Esposito, Cosimo Mogavero, di Novella Talamo