Agricoltura, spesa consapevole, attenzione alle piccole produzioni, qualità e solidarietà. I più convinti di noi li praticano ogni giorno, difficoltà permettendo. Il nostro contesto quotidiano ci offre riferimenti certi sufficienti per indirizzare correttamente coscienza e azioni. Staccati i piedi dalla terra che ci appartiene, però, a volte si finisce risucchiati da una certa esaltazione che ci spinge a mettere da parte i buoni intendimenti e a trasformarci in animali consumistici ad alto impatto. Le vacanze costituiscono un terreno fertilissimo per questi comportamenti. A volte si preferiscono i ristoranti che servono cucina internazionale ai piccoli locali condotti da gente del posto. Il gusto e la varietà dei piatti consente un facile adattamento al cambio di contesto, ma non fanno i conti con la sostenibilità dei grandi flussi turistici nei paesi in ritardo di sviluppo.
Jeff e Magaret sono due zanzibarini. A Kendwa, località nel nord ovest di questa isola incantevole che è stata il centro del commercio di spezie e schiavi per tutto il XIX secolo, Le Toits de Palm è un piccolo resort costituito da sei alloggi e un ristorantino semplice sulla spiaggia. Quello accanto, il White Sand Beach, è poco più organizzato e curato. Li abbiamo scelti per la nostra vacanza familiare nelle scorse settimane perché sono della dimensione che cerchiamo: piccola e a gestione locale. Incorreremo in un pò di vicissitudini. Ma è così che si impara a crescere insieme. E’ al lume delle candele del loro piccolo ristorante che voluto contemplare avvicinarsi il 2010. Tutto il racconto con le foto sul sito di Luciano Pignataro (vai).
Foto (Monica Piscitelli):
A qualche centinaio di metri dalla riva, su banchi di sabbia emersi per la bassa marea, osserviamo alcune donne raccogliere alghe commestibili destinate all’esportazione. Le tagliano corto a terra, seguendo la linea dei filari che sono segnati ordinatamente da bastoncini di legno, e le infilano in sacchi che poi caricano sulla testa camminando immerse nell’acqua fino alla cintola. Intanto i bambini ci mostrano il loro bottino: sogliole e piccole murene rimaste a secco. Poco più il là sulle barche in equilibrio sulla chiglia, gli uomini percuotono i polpi e riparano le reti in attesa che la marea risalga e possano far ritorno a casa.