“La giornalista Geppina Landolfo è il nuovo presidente dell’Arga Campania, l’Associazione Regionale dei Giornalisti dell’Agro-alimentare fondata dal padre Franco, gia’ vicedirettore del ”Roma”, scomparso prematuramente. E’ questa l’indicazione che esce dalle urne che hanno visto partecipare tutti i giornalisti iscritti all’Associazione e all’Assostampa. Geppina Landolfo sara’ affiancata da Luciano Pignataro come vice, e dal Consiglio Direttivo composto da Manuela Piancastelli, Peppe Iannicelli, Pasquale Carlo e Maristella Di Martino. Il quadro degli organismi e’ completato dal collegio dei revisori (Antonella Monaco, Angela Calabrese e Mario Pepe) e dall’indicazione dei delegati nazionali (Giampaolo Necco, Laura Caico e Giuseppe Di Girolamo). “Con queste elezioni – dice Geppina Landolfo – l’associazione acquista nuovo slancio candidandosi a diventare punto di riferimento sui temi dello sviluppo ambientale e rurale della nostra regione per gli operatori e le istituzioni” scrive l’Ansa. ha dunque una solida guida, nel solco della tradizione dell’associazione, dopo la scomparsa del giornalista de Il Roma di Franco Landolfo l’Associazione dei giornalisti agricoli, agroalimentari della Campania, anche grazie alla caparbietà ed alla dedizione discreta e costante del giornalista Gianpaolo Necco.
Monicottericordando – 26 marzo 2009 Rinnovati i vertici di Arga Campania. Pensieri sparsi e frammenti
L’agricoltura crea un filo intimo tra uomo e terra. E tra uomini. Non mi stupisce che chi ha come missione raccontarla, e darne notizia, sia prospero di frutti e che li offra agli altri. Sono entrata in contatto (questa è la parola) con il gruppo dell’Arga, a Mercato Sanseverino, durante una serata di festa per il giornalista Luciano Pignataro, oggi vicepresidente dell’Arga. Donato Episcopo, all’epoca in cucina a Casa del Nonno 13, e Pasquale Torrente de Il Convento si esibirono, fra l’altro, in una festa di deliziose tapas di pesce fresco. Il cortile da presepe del locale, oggi Stella Michelin, cui si accedeva in quella notte velata di foschia attraverso un sentiero di candele, mi accolse con il suo intonaco vagamente imperfetto, che creava, con gli archi, un effetto di luci ed ombre che amo particolarmente. Io e l’amica-collega che era con me, fummo accolte da un gran sorriso di Pignataro. Mi sentì a casa, ma non conoscevo nessuno a parte l’ospite. I giornalisti agricoltori Franco Landolfo e, Gianpaolo Necco poi, mi lanciarono un capo del filo. Trascorsi la serata a chiacchierare con loro come vecchi amici. Qualche tempo prima un altro filo si era teso tra me e un’altra giornalista agricoltrice: l’amica Angela Calabrese. I fili si intrecciarono. E non si sono spezzati da allora. Se dovessi dare loro colore e sostanza, direi che sono gialli color del sole, e di lino, come la camicia che indossava il pastpresident dell’Arga l’ultima volta che l’ho visto. Erano i giorni intorno al 13 settembre del 2006. Me lo ricorda a vita il mio tesserino da giornalista con la firma del Presidente e del Segretario del consiglio Landolfo. Fu caffè. Ovvero insalata verde e olio a crudo a Via Partenope, con il profumo del mare. Rimetto insieme oggi piccoli frammenti di memoria. E mi chiedo sempre perchè tutto ciò, nonostante si sia svolto in pochissimi mesi, mi emozioni tanto e lo ricordi sempre volentieri. Sarà il colore di quel filo, che ho ben impresso in mente, ed anche la sensazione che mi ricordi un tempo in cui un uomo in lino mi teneva la sua mano sulla testa e mi portava in mare. Il mare che era pausa pranzo, solitudine, scoperta, fuga, sogno e riposo.
Ma c’è molto di più di questo, e che non ha a che vedere con me. Una storia che mi preesiste e che non conosco e che avrei voluto conoscere di più, e prima.
Riporto qui la bella lettera che Gianpaolo Necco ha scritto ieri nell’annunciare l’esito delle elezioni. “Caro Francesco, te lo avevo promesso senza potertelo dire: l’Arga continua col tuo nome e con gli amici che hai lasciato quel 19 ottobre del 2006.
Le elezioni hanno portato tua figlia Geppina a succederti con naturalezza, così com’è accaduto per Luciano Pignataro che è vicepresidente e le starà accanto; e non importa più nemmeno che c’è voluto un po’ più di tempo per completare il contorno, cioè le altre cariche della tua Arga. Ecco, da oggi, se vuoi puoi anche sorridere sornione. Eh, sì, perché un tempo c’era Necco con e contro, amichevolmente s’intende, un Landolfo; da oggi c’è ancora Necco con una Landolfo. Non contro, però, ma pronto a dare una mano se occorre e chiudendo gli occhi per sentire ancora una volta: “Giampà sei impossibile, irrecuperabile”. Stavolta pronunciato da una voce non più tuonante come la tua ma femminile e, spero, piena di grazia a fronte delle mie intemperanze. Ed ha già cominciato…e non importa se litigheremo come quando c’eri tu: vorrà dire che l’Arga ha ripreso ad andare… A proposito, la cosa che più ti stava a cuore s’è realizzata; l’universo femminile, a cui sempre ti ispiravi quando parlavi delle concretezze umane nella nostra società, è rappresentanto in buon numero non solo nel direttivo ma anche nella parte restante dei soci: pensa sei su tredici componenti guideranno l’Arga, dove? Verso obiettivi che, guarda un pò, tu hai indicato nel tuo programma 2006 -2009. Sarà un bel successo, non ho dubbi.Ciao Francesco, sono certo che ne vedremo delle belle, in attesa, proteggici, tuo amico Gianpaolo”. In bocca al lupo.