Molti anni fa accompagnai Telecinco in giro per Napoli per un servizio sulla città. Ogni tanto da giornalista negli anni scorsi, poi, mi sono divertita a fare interviste per il Denaro Tv. Mi piace il lavoro della Tv, al di qua e al di là delle telecamere.
Ma ciò che trovo veramente interessante è la preparazione della accoglienza a una troupe televisiva. Mi piace qui condividere alcune considerazioni che spero si possano rivelare utili per tanti imprenditori e campani che vanno.
I giornalisti, della carta stampata e del video, hanno esigenze specifiche che solo una persona che ha ne ha una conoscenza diretta e specifica probabilmente può intuire e trasformare in un servizio affidabile (la riuscita di una gestione artigianale è naturalmente affidabile alla sensibilità personale e all’intuito, ma l’importante è non essere superficiali: alla Tv non sfugge nulla, e al telespettatore altrettanto).
Tra le esigenze, dicevo, sopra tutte, quella di ottimizzare i tempi delle riprese e di proporre al contempo situazioni e oggetti che risultino incisive e stimolanti per il pubblico.
Una azienda di vino che ospita una troupe televisiva, come ogni altra azienda, si mette a nudo di fronte alla telecamera e offre uno spaccato della sua quotidiana attività, in vigna come in cantina. Ma occorre che sia “telegenica”, che gli elementi che la costituiscono compongano un quadro gradevole e stimolante e che chi presta il suo volto alle riprese sia conciso ed efficace. Possibilmente offra degli spunti di riflessione su cui tornare a pensare e non cada nell’errore di dilungarsi. Pena il taglio, al montaggio.
Un buon trucco è non dimenticare mai la durata finale che avrà il montato finale, immaginare il servizio come sarà e chiedersi cosa potrebbe essere interessante ascoltare o vedere. E’ una regola banale di comunicazione in pubblico.
Poi: tarare i contenuti in base al livello di specializzazione che la testata o il servizio ha. Coordinare questo genere di visite e curarne i dettagli significa innanzitutto avere rispetto del lavoro del giornalista che viene in visita in azienda, avere un orientamento serio verso la comunicazione ed è inoltre il modo migliore per non perdere o sprecare una buona occasione di visibilità.
Vale per tutte le aziende: da un ristorante a una concessionaria d’auto. Una settimana fa circa ho fatto qualcosa del genere tra Galluccio, con l’azienda Spada della quale seguo la comunicazione strategica, e Conca della Campania con Terre di Conca. Domani, 23 gennaio, alle ore 14,00, Rai3, nel corso del Tg regionale della Campania, sarà trasmesso il servizio.
Questo il racconto di come è andata:
La troupe di Antichi Sapori guidata da Nicola Muccillo, giornalista curatore della rubrica, è stata nei giorni scorsi in visita ai vigneti e alla cantina della Tenuta Adolfo Spada dove ha incontrato Ernesto Spada, titolare della azienda cn il fratello Vincenzo e tutto il team della azienda al lavoro.
Le telecamere si sono soffermate sull’attività della squadra impegnata in vigna nella potatura invernale dei vigneti di Aglianico e Falanghina, mentre quella del Piedirosso e del Camporosso adagiato sotto il Monte Camino che dà la Falanghina che sarà il nuovo crù Spada in uscita in primavera, è proseguita nei giorni successivi.
In cantina l’enologo Luca Paparelli, responsabile della produzione, ha mostrato a Muccillo e ai suoi collaboratori le operazioni di battonage di quello che tra poche settimane sarà il Galluccio bianco Doc, Falanghina al 100%, e del nuovo Fiorflòres. I due vini, ancora in lavorazione, sono stati assaggiati per il pubblico della Rai.
La visita è proseguita con un salto nella barriccaia dove dimora il Gladius 08, in uscita nel 2011. Dell’Aglianico di Roccamonfina Igt Gladius 2007, anche quest’anno Tre bicchieri secondo Gambero Rosso, ed in uscita ad aprile 2010, è stata offerta un’anteprima.
Ai vini che la troupe ha assaggiato in vari momenti, durante le riprese, sono stati proposti in abbinamento degli stuzzichini realizzati artigianalmente dai collaboratori dell’azienda che hanno partecipato con entusiasmo alla giornata: caprini, pizza semi-dolce con mele annurche e noci, salame di maiale nero, soppressata e pizzette di varie fogge che tradizionalmente le donne della zona preparano per la Pasqua.
Il lavoro di ripresa è poi continuato nel vicino agriturismo Terre di Conca, a Conca della Campania, a sottolineare l’importanza del dialogo e delle sinergie tra vino e prodotti del territorio.
Il patron e chef Berardino Lombardo con i suoi collaboratori, ha mostrato alla telecamere la preparazione di alcuni piatti della tradizione locale: crema di fave con cicorione saltato, tozzetti di pane saltati con broccoli, ziti spezzati al ragù e rollè di maiale nero casertano al forno.
Il tutto è stato abbinato Gladius 2007, che Muccillo e Lombardo insieme hanno utilizzato per aromatizzare gli ziti spezzati appena scolati, prima di condirli con il ragù.
La giornata, caratterizzata da un clima di piacevole operosità, si è conclusa con un brindisi di fronte al grande camino in pietra di tufo dell’agriturismo di Lombardo. Muccillo, Lombardo, Ernesto e Vincenzo Spada, insieme agli amici di Terre di Conca, hanno salutato i telespettatori di Tg regionale della Campania con un luminoso e ben augurante calice di Gladius 2007.
Foto (Monica Piscitelli): Ernesto Spada, Nicola Muccillo, gli chef di Terre di Conca e Berardino Lombardo durante le riprese al Terre di Conca