Marziale, Piscitelli e gli Oliva: Ciro, Salvatore e Antonio |
Oltre 60, tra bambini e ragazzi, delle Associazioni del Rione Sanità hanno partecipato all’incontro che alla Basilica di Santa Maria alla Sanità ha visto l’incontro tra il pizzaiolo Ciro Oliva e la chef stellata Rosanna Marziale.
Alla presenza di don Antonio Loffredo, il parroco della Sanità, e degli educatori e animatori delle Associazioni e delle Cooperative che fanno capo alla sua chiesa, si è svolto il pomeriggio di “gastro-animazione” che ha visto la chef casertana illustrare la sua esperienza della cucina e dei grandi prodotti agroalimentari della regione.
Succhi Gio’Sole |
Supportata dalle immagini del cartoon di cui è protagonista, la “Cuoca girovaga”, la Marziale ha spiegato ai piccoli la passione per le cose della terra e per le tradizioni e i saperi della migliore Campania.
La Pasta di Gragnano Dop, la Mozzarella di Bufala Campana Dop e la Pizza sono stati i protagonisti del pomeriggio.
Mozzarella Costanzo foto mp |
Il pizzaiolo Ciro Oliva, che già aveva incontrato i due gruppi a febbraio nel corso di un laboratorio di sensibilizzazione dedicato al grande Pomodoro campano, ha ripercorso la storia e gli intenti della Pizza Fondazione San Gennaro.
un menù della istallazione realizzata dai bambini |
Dopo un excursus sul Pomodoro San Marzano Dop dell’agronocerino sarnese, l’Antico Pomodoro di Napoli Presidio Slow Food, il Pomodorino Corbarino e i Pomodorini del Piennolo del Vesuvio Presidio Slow Food, ha preparato le pizze fritte nella splendida friggitrice dell’artigiano Stefano Ferrara di Quarto (Napoli). Come oltre sessant’anni iniziò a fare sua nonna Concettina in un basso del Rione.
la Birra Serro Croce fotomp |
Gli assaggi del Pacchero di Gragnano ripieno di confettura di pomodoro firmato da Rosanna Marziale e della pizza fritta di Oliva è stato accompagnato tra tre prodotti di eccellenza della terra campana, come i succhi di frutta della Masseria Giò Sole (Capua) rappresentata da Micaela Pasca, la Birra artigianale Serro Croce (Monteverde) dell’agronomo Vito Pagnotta e la Mozzarella di Bufala del Mini Caseifico Costanzo (Lusciano) . Prodotti e produttori del food esemplari per i piccoli della Sanità per la loro dedizione coscienziosa al lavoro. I bambini e i ragazzi dal canto loro hanno portato delle istallazioni artistiche costruite con materiali di risulta sul quale hanno montato con l’aiuto di Assunta D’Urzo, il loro menù ideale fatto con i prodotti campani, tra napoletano, italiano e fantasia.
Nel corso della iniziativa sono stati consegnati a don Antonio Loffredo i primi fondi raccolti dalla famiglia Oliva con la Pizza Fondazione San Gennaro la cui vendita, permanentemente, destina 1 euro per ogni pizza consumata in Pizzeria, al Comitato omonimo.
Il tutto in attesa e in funzione del lancio della Fondazione che nascerà nel 2014 per favorire lo sviluppo del territorio del Rione dando stabilità a quanto già realizzato nell’ultimo decennio nel Rione grazie all’impegno della complessa rete di attività e contatti sviluppata intorno al parroco del Rione.
il Pacchero di Gragnano della Marziale |
In linea con le finalità della costituenda Fondazione – che punta a promuovere l‘intrapresa giovanile investendo sulla formazione e sullo scambio di risorse e competenze anche a tutela dell‘identità culturale del territorio – è stato annunciato il nascere di una serie di iniziative tese a far conoscere ai bambini e ragazzi della Sanità il mondo delle professioni della terra e del food.
“Gastronomi con la Sanità” – ideato dalla giornalista enogastronomica Monica Piscitelli con il supporto del creativo Aurelio Speranza attraverso un work in progress avviato appunto con la presenza alla Sanità della chef Rosanna Marziale, si innesta in questo obiettivo.
Visite ludico didattiche, giochi di ruolo, visite a cantine di vino, birrifici e agriturismi, corsi di avvicinamento alla professione di sommelier piuttosto che di addetto alla sala, sono solo alcune delle attività che si svolgeranno nei prossimi mesi affinchè i ragazzi e i bambini della Sanità conoscano le prospettive culturali ed educative della campagna e dei suoi interpreti più sani.
E questo grazie alla disponibilità offerta da Agrigiochiamo, Ais Campania delegazione di Napoli, Associazione Nazionale Donne del Vino della Campania, Azienda Cantine Astroni, Azienda Villa Matilde, Azienda I Favati, Associazione Cuoche a Domicilio, Birrificio Serro Croce, Giardino dell’Orco, Masseria Gio’ Sole, Pizzeria Oliva Concettina ai Tre Santi.
“Gastronomi con la Sanità” – ideato dalla giornalista enogastronomica Monica Piscitelli con il supporto del creativo Aurelio Speranza attraverso un work in progress avviato appunto con la presenza alla Sanità della chef Rosanna Marziale, si innesta in questo obiettivo.
Visite ludico didattiche, giochi di ruolo, visite a cantine di vino, birrifici e agriturismi, corsi di avvicinamento alla professione di sommelier piuttosto che di addetto alla sala, sono solo alcune delle attività che si svolgeranno nei prossimi mesi affinchè i ragazzi e i bambini della Sanità conoscano le prospettive culturali ed educative della campagna e dei suoi interpreti più sani.
Don Antonio Loffredo e la pizza fritta di Oliva foto luciano furia |
E questo grazie alla disponibilità offerta da Agrigiochiamo, Ais Campania delegazione di Napoli, Associazione Nazionale Donne del Vino della Campania, Azienda Cantine Astroni, Azienda Villa Matilde, Azienda I Favati, Associazione Cuoche a Domicilio, Birrificio Serro Croce, Giardino dell’Orco, Masseria Gio’ Sole, Pizzeria Oliva Concettina ai Tre Santi.
Sergio Miccù presidente APN ha fatto delle pizze per i ragazzi personalmente foot mp |
Per il gran finale l’annuncio che a breve vedrà la luce una Cooperativa costituita da una dozzina di giovani mamme della Sanità che proporranno – grazie al progetto presentato dal Comitato Fondazione per la Comunità Locale Rione Sanità e al contributo della Fondazione Riva – un banqueting “Made in Sanità”, destinato alla riscoperta delle ricette più tradizionali della cucina napoletana, ricette di casa interpretate e presentate con cura dalle donne del Rione per i piccoli grandi eventi della città. Un’idea che vedrà collaborare l’Associazione Opera di Don Calabria e che punta ad offrire un contributo alla costruzione di una prospettiva occupazionale che valorizzi il loro sapere fare e la loro più squisita identità di interpreti della tradizione napoletana a tavola.
Rosanna Marziale foto mp |