Enco Coccia, La Notizia Best Pizzeria Verace foto monicapiscitelli |
Non si parla che di PizzaFestival da settimane – su web e social media – ma solo oggi ufficialmente la Rassegna che coinvolge le Pizzerie aderenti all’Associazione AVPN in 5 Continenti è stata inaugurata a Piazza Dante (Napoli), cuore pulsante delle degustazioni e dei laboratori per i prossimi giorni.
Moderati dal giornalista Luciano Pignataro al convegno inaugurale sono intervenuti Francesca Rocchi vicepresidente di Slow Food Italia e Paolo Cuccia direttore del Gambero Rosso.
Ma anche il presidente di AVPN Antonio Pace, ovviamente, memoria storica e strategica della Associazione nata nel 1984.
“Ricordo il primo disciplinare scritto con cura in una sorta di scientifichese” racconta Pace che ironizza affettuosamente su una tappa fondamentale del percorso che la Pizza Napoletana ha compiuto in trenta anni per affermarsi come specialità unica e per avocare alla città di Napoli la centralità che merita, per ragioni storiche e culturali.
Tantissimi i pizzaioli intervenuti. Si è premiato uno tra più anziani pizzaioli napoletani, Gaetano Esposito, de L’Arte della Pizza e, infine, si è incoronata la Best Verace Pizzeria. Il meritato riconoscimento, ottenuto sulla base dei voti popolari raccolti on line e di quelli espressi dalla giuria di esperti, è andato ad Enzo Coccia, l’iniziatore, sentiamo di dire, della grande svolta subita negli ultimi anni dalla pizza napoletana sul fronte produttivo.
Molto dopo (non più di tre anni fa) sarebbe venuta la rivoluzione nella comunicazione a ancora, quella attuale, la seconda ondata creativa sul fronte produttivo.
Paolo Cuccia, foto monicapiscitelli |
Stamani si è parlato, di ingredienti per la pizza di qualità, di terra, di olio evo e si è detto come l’eccellenza alla fine non pesi che pochi centesimi nel calcolo del costo della Pizza. Una qualità che tutti ormai sono disposti a pagare.
Francesca Rocchi, foto monica piscitelli |
Ma come ha detto Massimo di Porzio “a patto di saperla comunicare”.
E’ un bel Pizza Festival, il 2014. Ora la svolta è davvero ancora più palpabile perchè tutti gli attori sono allineati.
Antonio Pace, foto monica piscitelli |
Possiamo dire infatti che alcuni artigiani della pizza, oggi identificabili come i maestri indiscussi, sospinti dall’interesse della stampa, hanno fatto, negli ultimi tre anni, un pezzetto di strada da soli. Nella divulgazione e nella comunicazione, oltre che nella diffusione dell’immagine di un pizzaiolo napoletano meno folcloristica e più professionale. Ma con questa edizione rinnovata del Festival – le cui premesse sono a nostro dire nell’evento dello scorso anno presso Napoli’amo, ovvero gli stati generali della Pizza napoletana, promossi sempre da AVPN – si compie la svolta.
Massimo Di Porzio, foto monica piscitelli |
Noi crediamo che l’attenzione sulla pizza non si spegnerà tanto velocemente. Siamo solo all’inizio.
Anche perchè oggi gli artigiani napoletani hanno un partner ancora più forte al loro fianco, un partner storico ma rinnovato, che domina con efficienza la comunicazione e l’organizzazione di grandi eventi come questi. Ma con un altro smalto rispetto al passato.
Anche grazie all’impegno di risorse giovani e professionali.
Il balzo in avanti ci ha stupito.
Per chi ama Napoli e soffre con lei questo Pizza Festival mostra che la Pizza Napoletana ora è pronta davvero per comandare. E’ una vera festa partenopea. Ma è la festa di una Napoli meno isolata, che parla il suo dialetto, ma un dialetto che tutti capiscono. Finalmente.