Il Consiglio Direttivo della sezione Campania dell’Assoenologi, Associazione di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo, ha fatto una valutazione tecnica e un’analisi qualificata sui primi risultati della vendemmia 2011 sul territorio campano.
Dopo una prima valutazione dei risultati delle varie vendemmie svoltesi su tutto il territorio campano, quella appena conclusa può essere considerata una vendemmia caratterizzata da alti e bassi, con punte di eccellenza in alcune zone delle aree di produzione più vocate.
In definitiva un’annata difficile ma buona se ben interpretata dal punto di vista tecnico.Fondamentali sono risultate, nella caratterizzazione dei singoli risultati, la gestione viticola e delle operazioni in verde come la palizzatura e la sfogliatura e la scelta della data di raccolta in relazione all’obiettivo enologico ed alle possibilità dei singoli vitigni. In cantina un’oculata gestione delle temperature di fermentazione dei mosti da uve bianche, ricche di elementi nutritivi in relazione alla primavera abbastanza benevola, ha permesso buoni risultati con i vitigni più nobili. Per le uve rosse è risultata fondamentale la scelta delle metodiche di macerazione delle bucce per l’estrazione mirata e misurata degli abbondanti composti polifenolici.
In questo senso, la sempre crescente attenzione che Assoenologi Campania sta ponendo (attraverso le professionalità che rappresenta) alla viticoltura ed ai cambiamenti climatici in atto, pare essere di basilare importanza per una sempre migliore espressione territoriale dei vini campani e sembra ripagare con i risultati gli sforzi profusi.
L’andamento climatico è stato, nello specifico, particolarmente articolato durante le prime fasi della ripresa vegetativa, con un ritardo dovuto ai freddi invernali protrattisi durante l’inizio della primavera, subito a seguire ha però riportato equilibrio nell’andamento fenologico.
Nonostante le bizzarrie del tempo, la vite, fino a metà agosto 2011, è riuscita a superare i momenti di criticità termica e meteorologica grazie alla discreta riserva idrica accumulata con le piogge dello scorso inverno da un lato e grazie alla puntualità delle precipitazioni rispetto all’epoca fenologica delle viti dall’altro. L’abbassamento termico nella terza decade del mese di luglio ha inoltre predisposto le viti a resistere alle calure d’agosto.
In alcune zone questa resistenza è stata successivamente messa a dura prova dal caldo torrido di una chiusura d’estate che, dopo una partenza con il piede sbagliato, sembrava non voler finire più.
E’ risultata importantissima in questa fase fenologica la buona ed oculata esecuzione delle lavorazioni al suolo nelle condizioni ottimali di tempera.
Infatti, le ultime due settimane di agosto che per temperature hanno polverizzato tutti i record, hanno lasciato il segno nella capacità di recupero del giusto bilancio idrico delle piante.
Nelle zone a maggiore altitudine, le escursioni termiche di settembre e la resilenza delle viti coltivate in condizioni ottimali e seguite in maniera tecnicamente ineccepibile, hanno permesso di superare questo scoglio apparentemente insormontabile.
Qualche gelata primaverile, assieme al periodo caldo durante la maturazione, ha determinato un’annata con minore produzione.
In termini assoluti quindi la qualità dell’annata può definirsi eterogenea ma assai buona, di sicuro interesse per gli appassionati di vino che apprezzeranno sottili differenze nella proposta produttiva.
I riscontri di cantina confermano ottimi livelli per i vini prodotti dalle uve vendemmiate precocemente e per quelli provenienti dalle uve a maturazione tardiva.
Una certa eterogeneità qualitativa si riscontra invece nei vini prodotti a cavallo dei momenti di più evidente scarto climatico rispetto alle medie stagionali. Complessivamente l’annata 2011 per i vini bianchi è assai interessante con punte di ottimo livello qualitativo. Per i vini rossi si evidenzia un livello di concentrazione eccezionale, con indubbie possibilità di evoluzione, fatte salve le premesse evidenziate in quest’analisi.
Cs: Assoenologi Campania Consiglio Direttivo Regionale