Ritorno a una gradevole mattinata di degustazione al Palazzo Petrucci per la presentazione di Omina Romana.
Un gradevole incontro organizzato per la stampa. Un assaggio recente mi ha determinato: il loro Cesanese, merita davvero.
Partiamo dal nome. Omina romana, oltre essere la forma plurale della parola latina “omen” (che significa buon presagio), inizia con la prima (alfa) e termina con l’ultima lettera dell’alfabeto greco (omega) come segno – nelle intenzioni dei suoi creatori – del rispetto che l’azienda ha per il ciclo della natura e il susseguirsi delle stagioni. Di più: vuole simboleggiare un nuovo inizio (notare infatti la fenice rappresentata nel marchio aziendale) della rinascita della viticoltura di qualità nel territorio laziale.
Lungi dal limitarsi a tirar su un divertente ed esoso giocattolo nella amata terra italiana, infatti, Anton Börner, industriale tedesco del settore automotive, non solo ha realizzato con Omina Romana il sogno romantico comune a molti tedeschi, ma presenta una gamma di etichette molto avveduta sul fronte del gusto e molto attenta agli input al mercato.
Omina Romana è la diretta emanazione della sua lucida visione del territorio e dei vitigni che ha scelto non solo avvalendosi di grosse consulenze ma con grande dovizia e ingegno.
I bianchi e i rossi della azienda laziale provengono dagli 80 ettari in agro di Velletri – zona estremamente vocata, oltre che storicamente, grazie a terreni dalle caratteristiche composite il cui studio è stato accuratamente approfondito in collaborazione con l’Università Hochschule Geisenheim in Germania, con le Università di Firenze e Parma in Italia.
I vigneti si distendono sui terreni collinari (ad un’altitudine di circa 250 metri), esposti principalmente a ovest, risentendo perciò dei benevoli influssi dati dalla vicinanza del mare. Il suolo, di origine vulcanica, è in superficie prevalentemente argilloso, con alcune zone a tessitura sabbiosa.
I vini di Omina Romana che segnalo.
Il suo eccellente ed infinitamente elegante Cesanese, oltre al sontuoso e vitale Merlot di stupefacente gràdevolezza e lo Chardonnay che si allunga nel bicchiere superando i manierismi soffocanti nella interpretazione di questo vitigno, rappresentano interpretazioni molto convincenti anche per chi crede di aver capito tutto di queste varietà.
Sottolineati, alla presentazione, dai piatti di Lino Scarallo dello stellato Palazzo Petrucci (tra cui una formidabile pasta mista di mare con riccio fresco), i vini di Börner esprimono un visione assolutamente personale ed anche originale, la prova di come passione, sogno e razionalismo possano convivere portando a grandi risultati. E meritano anche di essere pagati qualche euro in più, collocati come sono in una fascia medio alta di mercato.
E forse, pensandoci bene, varrebbe davvero la pena un visita una azienda modello che vanta una stazione metereologica e tanta tecnologia. Oltre che uno straordinario scenario naturale. Solo su prenotazione e invito.
Omina Romana
via La Parata-Favignano 75 – 00049 Velletri (Rm)
Tel e Fax 06 96430193
www.ominaromana.com
info@ominaromana.com