Michela Muratori, Francesco Iacono e Luca Gardini |
Ci vuol un signor dolce per un signor vino. Quella di Francesco Iacono – l’anima verace del progetto dei fratelli Muratori del quale Giardini Arimei, la splendida tenuta di Forio, è parte – è stata una lunga ricerca che si è conclusa ieri sera con la presentazione di Napoli della Pastiera Giardini Arimei.
Il dolce di Ugo Mignone, che dopo molti anni al servizio dell’arte dolciaria in svariate pasticcerie della città (tra le quali Scaturchio) ha aperto 13 anni fa il suo locale nella popolare Piazza Cavour, ha realizzato il sogno.
Si sono incontrati per caso, Iacono e Mignone, a cena, e di lì hanno deciso di combinare l’incontro nel quale Giardini Arimei, l’originale passito secco da conversazione, dolce non dolce, che vien fuori dalla raccolta a più riprese (da settembre a dicembre) di uve Biancolella, Forastera, Uva Rilla, San Lonardo e Coglionara, è rispettoso servitore della Signora delle feste pasquali.
Si sono incontrati per caso, Iacono e Mignone, a cena, e di lì hanno deciso di combinare l’incontro nel quale Giardini Arimei, l’originale passito secco da conversazione, dolce non dolce, che vien fuori dalla raccolta a più riprese (da settembre a dicembre) di uve Biancolella, Forastera, Uva Rilla, San Lonardo e Coglionara, è rispettoso servitore della Signora delle feste pasquali.
Ugo Mignone |
fotomonicapiscitelli |
Ugo Mignone, la cui pastiera è un raro esempio di classicità ed equilibrio, ha lavorato con perizia e scrupolo per mantenersi religiosamente aderente alla tradizione.
Infatti è un matrimonio, quello tra il dolce e il vino, all’insegna del rispetto reciproco. Un legame – corroborato da reciproci sbuffi agrumati- nel quale all’esuberanza della pastiera fa da contrappeso la tipica acidità di questo bicchiere di incontenibile mediterraneità.
Infatti è un matrimonio, quello tra il dolce e il vino, all’insegna del rispetto reciproco. Un legame – corroborato da reciproci sbuffi agrumati- nel quale all’esuberanza della pastiera fa da contrappeso la tipica acidità di questo bicchiere di incontenibile mediterraneità.
Con questo solido patto d’amore, i due prodotti si accompagneranno nei prossimi mesi nelle varie città italiane, conquistando una serie di pasticcerie selezionate che accoglieranno la Pastiera marchio registrato.