Quante degustazioni in questo 2008? Quante bottiglie bevute? Molte.
Quali sono state memorabili?
Luciano Pignataro racconta nel web le sue. Vale la pena di tenerle presenti. Vi invito a leggere “2008, ripasso di un anno. I dieci vini dell’emozione” (vai). Tra gli altri, il giornalista e amico Pignataro, si sofferma sulla Falanghina Beneventano Igt 2001 di Libero Rillo. Confesso: se avessi dovuto dare, così, in punta di lingua, un nome, avrei detto anche io la stessa cosa. Questo bianco, di cui, difatti, racconto nella scheda ospitata sul wineblog di Pignataro, mi stupì la sera del 25 novembre 2008. La scaldò. Il prezzo, ricorda Pignataro, è estremamente interessante: 18 euro.
Un’altra, secondo me? Su due piedi? …lasciando per un attimo la Campania con i suoi Aglianico, che amo tanto? Vin Santo Occhio di Pernice 1996 di Avignonesi. Ovvero: la scioglievolezza di un cioccolato gianduia, la fruttuosità della marmellata fatta in casa, senza stucchevolezza alcuna. Me lo son trovato nel bicchiere alla finalissima dei Vini Buoni d’Italia a Conca della Campania (vai) e non riuscivo a credere alle mie papille gustative. Ecco: questa è una bottiglia da mezzo litro, se non erro, che viaggia sui 180 euro circa, e che li vale tutti. Nel 2009 mi auguro, di averne una tutta per me. “Due bottiglie? Tutto qui?” direte. Adesso che mi trattengo di fronte alla tastiera, me ne vengono altre in mente. Ma lasciamo stare: quella più buona è sempre la prossima!