Jonathan Safran Foer, trentaduenne autore di fama mondiale per il suo romanzo Ogni cosa è illuminata (racconto esilarante, tratti anche straziato, dell’itinerario di un giovane studente ebreo americano in Ucraina con il nonno e un cane puzzolente che si alterna a una vera e propria saga ebraica), ci individua “come consumatori deliberatamente eccessivi, sostenuti dal credo dell’usa e getta”*. Foer ha cominciato a interrogarsi su quello che mangia e ha deciso di escludere gli animali. Ha scritto da poco “Se niente importa perchè mangiamo gli animali? edito da Guanda. Il Blog di Panorama riporta una sua intervista molto interessante (vai).
* dal pezzo di Panorama
Io non sono vegetariana. Faccio un uso moderato della carne come del forno a microonde. I pareri sulla salubrità del consumo di carni sono contrastanti ed io, in assenza, di inconfutabili prove scientifiche non sposo solo un’ideologia. Il rispetto per gli animali, quello si è un credo. Dunque è interessante l’indagine di Foer che è stato a lungo, racconta nel libro, in allevamenti intensivi e ne ha viste delle belle. Ma è innanzitutto il libro Ogni cosa è illuminata che vorrò presto scoprire. Condivido con voi la scoperta di un autore giovane ma con le idee chiare che tratta di temi che solleticano la mia curiosità. m.p.