Pizza è la monografia che porta la firma di Renato Bosco per Italian Gourmet. Prosegue, con il titolo dedicato a una delle preparazioni più amate della cucina italiana, la fortunata collana monografica della casa editrice.
Bosco sorride in copertina da dietro una gigante scritta rosso fuoco che rappresenta la sua passione, passione che gli vale innumerevoli riconoscimenti a livello nazionale per il suo locale.
E’ un artigiano e un uomo che esprime se stesso attraverso le sue creazioni, Bosco. Quarantenne che dialoga professionalmente con tutte le tradizioni nazionali in tema di pizza, con modestia ed autorevolezza. E’, per categorizzare, filone Padoan, ovvero creatore di pizze piccole, di pasta alta, maturate con l’uso della catena del freddo, lievitate a lungo, con un velo di croccantezza sempre, cotte a circa 250 gradi in forno per alcuni minuti, e farcite con grande cura. Bellissime.
Nel volume in libreria e in vendita online (qui) ne propone tante, fatte con lievito di birra e con la pasta madre. E con la sua consueta modestia ed eleganza Bosco, entrato in pizzeria a soli 15 anni presso una pizzeria di salernitani, afferma nella prefazione “il mio modo di interpretare la pizza non è né corretto né sbagliato, è semplicemente il mio”.
Ma chi è Renato Bosco? E’ docente all’Università della Pizza presso il Molino Quaglia, relatore ai congressi di cucina d’autore di Identità Golose, membro del prestigioso Club Richemont e dell’associazione Chic (Charming Italian Chefs).
Il primo capitolo è dedicato alla tecnica e alla definizione delle basi con un approfondimento sugli ingredienti e le tecniche di impastamento diretto e indiretto.
Poi si va avanti on le Tonde (più tradizionali, in cui dominano Mozzarella e Pomodoro), i Crunch (croccanti e anche da farcire), quelle a Pala (con impasto rustico), i Pani (con interno soffice) e le Speciali, Ricette. Qui gli spunti sono tanti. Tra le molte belle foto mi ha appassionato Taleggio e Pere e il Crunch di Margherita.
Chissà che non si sia presto occasione di andare da Saporè ad assaggiarle. Auguri Renato Bosco per questo libro.
Saporè
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San Martino Buon Albergo (Verona)
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