Permettetemi di dire che la Sanità è nel mio cuore da molti anni, chi non la conosce si perde uno dei pezzi più autentici di Napoli. I ragazzi che fanno capo alle CATACOMBE DI SAN GENNARO e ALLA BASILICA DI SANTA MARIA ALLA SANITA’ ne conoscono ogni angolo e storia. Ci abbiamo portato anche la chef ROSANNA MARZIALE, che ne è rimasta incantata. Su www.catacombedinapoli.it tutte le info. mp
E’ nata la “Pizza Fondazione San Gennaro” e sarà in tavola da lunedi’ prossimo alla Pizzeria Concettina ai Tre Santi.
E’ una pizza davvero speciale: dà un contributo permanente della famiglia Oliva della Pizzeria Concettina ai Tre Santi, alla omonima Fondazione di Comunità locale, oggi Comitato, che promuoverà progetti sociali e di valorizzazione al Rione Sanità.
Anche la modalità di sua scelta è speciale: non a tavolino ma concertata dal basso. Con circa 30 bambini ospiti dei centri diurni del territorio.
Dopo una lezione sugli ingredienti e le tipologie di pomodoro campano i piccoli protagonisti dell’iniziativa, guidati da me (ndr: Monica Piscitelli, giornalista enogastronomica), hanno partecipato alle degustazioni di 5 pizze, con ingredienti selezionati, preparate da Ciro, Salvatore e Antonio Oliva candidate a diventare la “Pizza Fondazione San Gennaro”. Ha vinto quella con l’Antico Pomodoro di Napoli “Miracolo di San Gennaro” Presidio Slow Food con un centro di Pomodorino Corbarino, ricco di succo. I clienti potranno scegliere, dunque, se vogliono la pizza bianca o rossa ovvero “con o senza Miracolo”. Per celebrare il legame con il proprio Rione, il cornicione della “Pizza Fondazione San Gennaro”, è stato riempito dai pizzaioli di Salame di Napoli, Provola affumicata e delle briciole dei tradizionali taralli “nzogna e pepe” (strutto e pepe) fatti nella Sanità, aggiunti anche al topping.
E’ della chef stellata Rosanna Marziale – che nei giorni scorsi è stata accolta dai ragazzi del quartiere, che l’hanno accompagnata alla scoperta delle bellezze del Rione, tra cui la magnifica Basilica di Santa Maria alla Sanità con le sue suggestive Catacombe – l’idea di aggiungere la golosa croccantezza del tarallo della Sanità alla “Pizza Fondazione San Gennaro”, la prima pizza “eletta dal basso”.
E’ della chef stellata Rosanna Marziale – che nei giorni scorsi è stata accolta dai ragazzi del quartiere, che l’hanno accompagnata alla scoperta delle bellezze del Rione, tra cui la magnifica Basilica di Santa Maria alla Sanità con le sue suggestive Catacombe – l’idea di aggiungere la golosa croccantezza del tarallo della Sanità alla “Pizza Fondazione San Gennaro”, la prima pizza “eletta dal basso”.
La Pizza Fondazione San Gennaro sarà inserita nella Pizzologia Oliva: 1 euro per ciascuna pizza venduta sarà messo da parte per finanziare i numerosi progetti che nel Rione sono stati e saranno portati avanti dalla rete di associazioni, cooperative e volontari contribuiscono alla realizzazione della Fondazione.
I primi fondi raccolti saranno consegnati dagli Oliva in primavera nel corso di un evento con il Rione al quale parteciperà, tra gli altri, proprio Rosanna Marziale.
Cosa è la Fondazione San Gennaro:
La Comunità Locale del Rione Sanità sta esprimendo in questi ultimi anni una notevole capacità di affrancarsi dal disagio. Soprattutto il terzo settore, costituito in prevalenza dai giovani del quartiere, in questo particolare momento, cerca di superare l’impasse utilizzando la crisi a vantaggio della riscoperta dei valori e delle strategie per innescare il cambiamento partendo dal basso e puntando all’essenza.
La Fondazione di Comunità Locale San Gennaro nascerà nel 2014 per favorire lo sviluppo del territorio:
• dando stabilità a quanto già realizzato nel Rione;
• incentivando nuovi ed innovativi progetti;
• incoraggiando la cultura della responsabilità, della gratuità e della solidarietà;
• promuovendo l‘intrapresa giovanile;
• investendo sulla formazione e sullo scambio di risorse e competenze, a tutela anche dell‘identità culturale del territorio.
La Fondazione di Comunità locale San Gennaro parteciperà al bando di Fondazione con il Sud, che favorisce la nascita delle fondazioni di comunità locali nel Mezzogiorno.