Domani appuntamento con Carmenella si rifà il trucco. Alla Pizzeria Trattoria Carmnella alle ore 19,00 serata di presentazione del nuovo locale e della nuova immagine coordinata realizzata dal gruppo di creativi composto dalla giornalista enogastronomica Monica Piscitelli e dal visual designer Alessandro Leone.
Si rifà il trucco ma niente cambia nel profondo. Soprattutto non si punta a fare di questa pizzeria di quartiere l’ennesimo locale gourmet. Resta immutato, sebbene cambi l’aspetto e il contorno, il progetto di base: schietto e autentico.
LA STORIA
Carmnella, pizzeria e trattoria verace napoletana, nasce come semplice cantina nel 1892 nel Borgo Sant’Antonio Abate, a un passo da Porta Capuana. A fondarla è la signora Carmela Sorrentino, donna infaticabile, intraprendente e piena di passione. Il successo del locale, intanto trasferitosi nel Rione Case Nuove, non solo ne fanno in breve una realizzata donna d’affari ma le valgono anche il diploma di benemerenza della Camera di Commercio per i 71 anni di attività del locale. Era il 1963. Rimasta vedova una prima volta, la donna, in seconde nozze, sposa Pasquale Russo e da lui ha un figlio: Gennaro. Questi, con la moglie Rita, mette al mondo Carmela, sempre intenta al lavoro in cucina e autrice di monumentali piatti della tradizione. È lei, con il marito Salvatore, pizzaiolo d’eccezione, 50 anni al banco dell’antica pizzeria Trianon che, nel 1996, dà una svolta al locale trasferendolo nell’attuale sede e avviandolo all’attività di pizzeria trattoria. Al banco è questa volta il figlio Vincenzo che, animato da un genuino ed inesauribile entusiasmo per l’arte del far pizza, mantiene con la moglie Lucia ben salde le redini del locale di famiglia che già conta quattro generazioni.