In vista del Premio Strega e dell’esito della candidatura della scrittrice Elena Ferrante, nascono le pizze dedicate all’Amica Geniale.
Una sera eravamo da Vincenzo Esposito per la presentazione del nuovo locale e menù organizzato dalla sottoscritta. Evelina Bruno è simpaticissima, allegra e chiacchierina. Ci siamo trovate a parlare di bambini e di altre cose. Di libri. Mi ha detto di aver visto per i vicoli, intorno al locale, dei fan della Ferrante cercare di individuare una strada o un luogo dei suoi libri. Lei conosce bene i suoi personaggi.
Tra una battuta e l’altra si è concretizzata l’idea di inventare delle pizze site specific, legate ai luoghi, ma soprattutto costruite sui personaggi, da mettere in carta da Carmnella. Tutto poi si è svolto online (come mostra lo screen shot della nostra conversazione di alcune settimane fa). Lei mi faceva una descrizione dei personaggi e io inventavo la pizza. Vincenzo Esposito è stato subito entusiasta. Le ha provate e riprovate, ha ordinato nuovi ingredienti per realizzarle.
Siamo in cerca di pubblicità? Certo che la Ferrante è un bel volano, ma – invero – ci siamo appassionati alla sua scrittura e al mistero della sua identità. Saremmo, inutile negarlo, felici lo Strega lo vincesse lei. Io personalmente sono stufa degli pseudo tecnicismi intorno alla pizza e avevo voglia di tornare con i piedi sulla terra ma anche di innalzare questo mondo avvicinandolo a quello della scrittura che amo.
Chi meglio di una scrittrice napoletana (?!) che lavora magistralmente e scrive del Rione (?!) dove Esposito lavora a capo chino?
In questo modo sosteniamo la candidatura della Ferrante, parliamo del Rione Case Nuove e creiamo un link inedito tra pizza e letteratura. Così non lievita solo, ma si eleva. Divertitevi! Mp
Da un’idea della giornalista enogastronomica Monica Piscitelli autrice della Guida alle Migliori Pizzerie di Napoli e della Campania e della blogger Evelina Bruno, nascono le prime pizze site specific di Napoli.
Provengono dai luoghi e sono dedicate ai personaggi descritti dalla candidata al Premio Strega Elena Ferrante, geniale scrittrice la cui identità è sconosciuta.
«Elena Ferrante è una delle grandi scrittrici dei nostri tempi: voce piena di passione, ampi orizzonti e sguardo implacabile… In questi audaci, meravigliosi romanzi, la Ferrante delinea le profonde connessioni che intercorrono tra la dimensione politica e quella personale. La sua è una rappresentazione nuova del nostro attuale modo di vivere – una rappresentazione di cui abbiamo fortemente bisogno – presentata in maniera geniale, da una donna».
scrive The New York Times Sunday Book Review.
E’ una Napoli minore, eppure potente come sempre, quella, del Rione Nuovo, tra gli scenari nei quali si muovono i personaggi della serie che ha incoronato la Ferrante a livello internazionale.
L’amica geniale, con la Storia della bambina perduta che ne è il quarto e ultimo volume, è una saga tradotta in decine di lingue che, sullo scenario di Napoli, pone al centro una storia di amicizia tra donne, poli opposti di una stessa forza, entrambe capaci di affrancarsi dal proprio rione natale.
Ed è proprio nella zona delle Case Nuove di Napoli, un’area non ben identificata nei dintorni della antica chiesa di Sant’Anna alle Paludi, che si aggirano i suoi proseliti alla ricerca degli angoli descritti nei suoi libri.
E’ qui che è nato e cresciuto il pizzaiolo Vincenzo Esposito, patron della Pizzeria Carmnella (Via Cristoforo Marino, 22/23) .
Che Elena si sia seduta a mangiare una pizza da Vincenzo? Che la abbia consumata a casa mentre scriveva uno dei suoi capolavori? Che abbia tirato un occhio su di lui intento a farcire le pizze?
Chissà…
Ma è proprio questa suggestione ad aver alimentato l’idea delle pizze site specific che hanno preso forma attraverso un rapporto epistolare tra Monica ed Evelina per diventare pizza ad opera di Vincenzo.
Alle amiche Elena Greco e Lila Cerullo, le protagoniste amiche per la pelle, a Nino Sarratore, il loro amore contrastato e a Michele Solara, lo spietato camorrista del Rione, sono dedicate quattro pizze.
La quinta è per Elena Ferrante, l’autrice che lavora dietro pseudonimo.
Come in un buon dialogo tra personaggi, l’idea della iniziativa è nata in una notte qualunque di ritorno dalla pizzeria di Vincenzo. Poi lo scambio di email.
Evelina: Elena Greco è bionda, è studiosa, è determinata, è riflessiva, paziente, ed è una scrittrice.
Monica: Ci vuole una pizza classica come una Margherita, ma impreziosita da un dettaglio. Un pomodoro stufato al forno, confit.
Evelina: Lila Cerullo è vulcanina, sfrontata e geniale. E’ disinibita, è bellissima, complicata, violenta e testarda. Non si è mai mossa da Napoli.
Monica: Una pizza molto napoletana ma con connotati diversi. Con il Pomodoro del Piennolo giallo del Vesuvio, il classico Fior di Latte, ma arricchita da Alici di Cetara e basilico.
Evelina: Nino Sarratore è bello, è colto, è uno sciupa femmine che punta a conquistare quante più donne possibili. E’ un traditore e un sognatore. La missione della vita di Nino è piacere.
Monica: Una pizza decisa, che abbia qualcosa di morbido ma anche piccante. Con patate, salame piccante e Fior di Latte, che piace a tutti.
Evelina: Michele Solara è violento, ma fedele. E’ innamorato, da sempre, nella sua crudezza, di Lila. Ha un bar pasticceria nel Rione ma fa anche l’estorsore e lo strozzino.
Monica: Una pizza doppia, dal contrasto forte. Metà sincera, per Lila, come una Marinara. E metà ripiena, a sorpresa (Vincenzo è un asso nelle sorprese!).
Elena Ferrante, immaginano Monica, Evelina e Vincenzo, è una donna passionale che ama prima la scrittura e poi il figurare. Non è delle Case Nuove ma ha avuto l’occasione di frequentarle, forse a causa di un’amica o di un innamorato. Ha trovato questo luogo molto diverso da quello in cui è cresciuta lei. Questo ha alimentato la sua fantasia.
Elena è una pizza saporita ma raffinata, come la sua penna. Ha la genialità di una farcitura che cuoce in 90 secondi, come la stessa pizza, ma è frutto di un lungo “pippiare”.
E’ con Ragù napoletano, Fior di Latte e fiocchetti di ricotta. Come il piatto più amato della domenica a Napoli.
In bocca al lupo, Elena!