Mimmo Vita, presidente uscente, è stato riconfermato alla guida dell’Unaga – Unione delle Arga italiane. Questo uno dei risultati del Congresso appena conclusosi a Bari, con l’organizzazione dell’Arga di casa guidata da Roberto De Petro, presso l’IAMB (Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari), centro di riferimento per il confronto e la formazione internazionale in campo agronomico, per tutta l’area del Mediterraneo, diretto da Cosimo Lacirignola, di recente nominato Segretario Generale del Ciheam di Parigi.
Gianpaolo Necco, storico rappresentante dell’Arga Campania “Francesco Landolfo”, guidata da Geppina Landolfo, è stato riconfermato dall’Assemblea consigliere nazionale Unaga e nominato membro della commissione interna a cinque per la revisione dello Statuto dell’Unione.
Numerose le questioni dibattute durante i lavori del Congresso che ha eletto nel pomeriggio il nuovo Consiglio e riconfermato (con l’eccezione della carica di Vicepresidente) la propria Giunta per il prossimo quadriennio. Tra le altre, quelle che riguardano la professione del giornalista, con tutti i chiaroscuri legati al particolare momento storico in atto, e la crucialità di una sempre più spinta professionalizzazione e specializzazione. Obiettivi che vedono i gruppi di specializzazione della Federazione Nazionale Stampa Italiana (FNSI) – come le Arga, sui territori regionali, e l’Unione, a livello nazionale e internazionale -rappresentare un riferimento per gli enti, le organizzazione e le aziende dei settori agricoltura e ambiente, ma anche per i giovani che si avviano alla professione.
Non poteva mancare un pensiero, da parte dei giornalisti delle Arga, per i morti di Ginosa , tragedia che ha posto alla attenzione del Congresso la necessità di moltiplicare iniziative di solidarietà già messe in campo con successo – ha ricordato il segretario nazionale Roberto Zalambani – in occasione del terribile terremoto in Emilia che pesantemente danneggiò centinaia di famiglie di produttori di Parmigiano Reggiano.
E non poteva mancare un’ampia rassegna dell’impatto della perdurante crisi sul settore della informazione con le sue pesanti ricadute in tema di tagli di risorse, sottoccupazione, precariato e di una generalizzata condizione di preoccupazione e insicurezza.
A riguardo, di gran valore il contributo di Giacomo Rossi, presidente nazionale FNSI. Chiara la definizione da parte sua degli obiettivi che attendono la Federazione nell’ambito del contradditorio con gli editori: il rinnovo del contratto collettivo di lavoro principale e il riassorbimento della quota più ampia possibile dei lavoratori autonomi in condizione di precarietà.
A riguardo, di gran valore il contributo di Giacomo Rossi, presidente nazionale FNSI. Chiara la definizione da parte sua degli obiettivi che attendono la Federazione nell’ambito del contradditorio con gli editori: il rinnovo del contratto collettivo di lavoro principale e il riassorbimento della quota più ampia possibile dei lavoratori autonomi in condizione di precarietà.
Non solo problematiche sono state sollevate, in seno alla Assemblea. Molte, infatti, sembrano essere le opportunità che si prospettano per i giornalisti specializzati sui temi dell’agricoltura e dell’ambiente, a fronte della sfida drammatica che attendono i governi del mondo: soddisfare le esigente alimentari di una popolazione, che ne volgere di un decennio, con gli attuali ritmi di crescita, sarà quattro volte tanto quella attuale.
Ma non solo: la riforma della Pac, sulla quale si lavora alacremente in questi mesi e che – ha detto il commissario Paolo De Castro in un messaggio video di auguri al Congresso – darà per certo margini maggiore azione e flessibilità ai singoli Paesi. Infine l’opportunità offerta dallo svolgimento della Expo nel 2015 il cui tema è, appunto, nutrire il pianeta con la centralità riconosciuta alla agricoltura.
Ma non solo: la riforma della Pac, sulla quale si lavora alacremente in questi mesi e che – ha detto il commissario Paolo De Castro in un messaggio video di auguri al Congresso – darà per certo margini maggiore azione e flessibilità ai singoli Paesi. Infine l’opportunità offerta dallo svolgimento della Expo nel 2015 il cui tema è, appunto, nutrire il pianeta con la centralità riconosciuta alla agricoltura.
Tra i temi più dibattuti sul piano della vita sociale dell’Unione, poi, la necessità di una maggiore rappresentatività della regioni del Sud in sede Unaga, anche con la creazione di tre macro aree fatte di Arga regionali cui farebbero capo coordinatori incaricati di rappresentare le istanze dei territori al centro e di una revisione dello Statuto anche alla luce della proposta della delegazione campana di un regolamento attuativo di quello attuale ha evidenziato alcune lacune che se ricolmate, potranno dare maggiore slancio all’attività dell’Unione.
FOCUS: LE ARGA E L’UNAGA
Quella delle Arga (Associazione regionale della stampa agricola, dell’alimentazione, ambiente, territorio, foreste, pesca e delle energie rinnovabili) è una rete di addetti all’informazione e alla comunicazione che conta associati in quasi tutte le regioni d’Italia e una Unione (Unaga) che le riunisce e rappresenta a livello nazionale e internazionale. Le nuove associazioni nate in questi ultimi anni sono andate ad affiancare quelle storiche del Veneto e Trentino Alto Adige, dell’Emilia Romagna, del Friuli Venezia Giulia, della Puglia, della Campania e del Lazio.