Il MUTE presenta il suo menù primaverile con i piatti dello chef Alberto Palermo, serviti con garbo, e le etichette abbinate.
Una cucina tradizionale ed equa nei prezzi per un locale che, oltre a fare ristorazione punta a mettere in mostra e rendere viva la materia prima campana.
Pensato per il turismo, la didattica e per gli amanti del food, il Museo offre “una esperienza innovativa e immersiva”, hanno raccontato i titolari, l’imprenditore Diego Minutaglio e l’avvocato Luigi Lamberti che hanno realizzato il progetto, inaugurato a dicembre, con il contributo della Regione Campania,
I mille metri quadri di via Bracco a Napoli sono curati da Roberto Cremascoli di CorArquitectos, allievo dell’archistar Alvaro Siza e sono dedicati a cibo, arte e cultura. Si tratta di tre livelli complessivi, due dei quali pronti per fine 2024, con sette vetrine fronte strada, bar, area espositiva e shopping, oltre bistrot.
Ambizioso è il livello i-2, dove ci sarà una grande sala che riproduce il teatro della strada con le vie della tradizione campana ricche di colore e allegria, e una sequenza di “botteghe” che circonda la grande piazza. In questo luogo verranno ospitati anche eventi, spettacoli e condivisione d’esperienze.
MUTE Museo della Tradizione Enogastronomica