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Che lenticchie avete a casa? Che fagioli? Che ceci?
Quelli che comprava vostra nonna dal lattaio all’angolo o quelli che compra mamma al supermercato.
“Basta pasta e fagioli” grida vostro figlio. “Non mi piacciono i ceci!” gli fa eco la sorella.
Di questi tempi i legumi messi in tavola aiutano l’economia familiare. Ci guadagna la tasca ma anche la salute. Le buone proteine della terra. ne sono cresciuti di bambini in ogni dove, quando la carne era un lusso.
Ma la carne non lo è più. E si va riscoprendo l’agricoltura. Serpeggia l’idea di tenere adeguato il livello delle proteine animali nella propria dieta. Eppure i legumi non cambiano mai.
Si comprano sempre gli stessi, al più attingendo al mercato locale e si cucinano sempre allo stesso modo.
Ai nostalgici, a Napoli, le minestre piacciono sempre, ma per dare un futuro a chi i legumi, quelli di qualità, li produce e sta pensando di tornare a produrli, non bastano gli affezionati.
Margine ce n’è. Perchè ci sono ecotipi poco noti che fanno svoltare un piatto. Ve lo posso garantire. Oggi che conosco il Fagiolo dente di morto di Acerra, il Cece di Cicerale, il Fagiolo a formella, il Pisello di Gragnano … non posso più comprare un legume a caso.
E siccome sono prodotti d’eccellenza devo pure stare attenta a come li cucino. Un bel circolo virtuso che si conclude con il fatto che una Comunità o un produttore portano a casa un pò di soldi con una agricoltura che preserva il territorio, i paesaggi e mantiene le famiglie nei paeselli e nelle campagne.
Non credete che ogni legume sia diverso da un altro?
La consistenza, il sapore, la delicatezza, l’intensità di questo ingrediente varia da ecotipo a ecotipo. Quindi il vostro piatto con esso.
Ecco perchè non potete mancare a Leguminosa di Slow Food in programma fino a domani alla Galleria Umberto a Napoli.
In 72 ore di esposizione con 40 “bancarelle”, 2 convegni, 4 percorsi didattici per bambini e famiglie, 4 Laboratori del Gusto, 3 Laboratori della Terra, 5 Teatri del Gusto con affermati chef del panorama regionale e nazionale.Andateci e portatevi a casa vari tipi di legumi. Prendete quelli che vi incuriosiscono di più: ibello è che stanno bene insieme quasi sempre.
E poi fate la zuppa come faccio io. Mixandoli a piacimento come se foste un piccolo chimico.
Oggi in onore di Leguminosa o LEGU – MIMOSA (8 marzo) ho deciso di farne una con cereali e legumi. Farro, orzo, piselli secchi, lenticchie nere e Fagioli di Controne.
Ho aggiunto mezza cipolla media, 1/2 foglia di alloro, 1 spicchio d’aglio, 1 Pomodoro San Marzano Dop pelato, brodo vegetale 1 lt e 1/2 (una parte evapora), 1 patata e olio extra vergine di oliva. Crostini all’aglio e olio evo. E via.
Auguri donne e in bocca al lupo Leguminosa! www.leguminosa.it.